mercoledì 27 febbraio 2013

Federdistribuzione

Ecco una notizia che riguarda da vicino anche noi Decathloniani. La nostra azienda è affiliata all'associazione di categoria Federdistribuzione, un'associazione di datori di lavoro che raccoglie la maggior parte delle imprese della Grande Distribuzione Organizzata, proprio come la nostra.
A sua volta Federdistribuzione era affiliata a Confcommercio che contratta per i datori di lavoro il contratto collettivo del Terziario, Distribuzione e Servizi che fino ad oggi è applicato anche a noi.
L'anno scorso Federdistribuzione è uscita da Confcommercio e ora ha avvisato le parti sindacali (con la lettera che ho postato qui a fianco) che non riterrà di dover più applicare il contratto collettivo stipulato da Confcommercio e ora vigente oltre la sua scadenza, il 31 dicembre 2013.
In pratica ci stano dicendo che si farà una nuova trattativa con loro per avere un nuovo contratto collettivo (vi ricorda qualcosa? Piccoli Marchionne crescono!)... Dal momento che Federdistribuzione ha molto spinto per ottenere le liberalizzazioni e per applicare gli accordi sulla produttività, non possiamo aspettarci nulla di buono! Ci sarà da organizzarsi e farsi sentire, perché le richieste potrebbero essere molto peggiorative rispetto all'ultimo contratto che già non brillava (carenza di malattia tagliata dal terzo evento, taglio dei permessi per gli apprendisti neo assunti, lavoro domenicale...). Muoversi per tempo e informarsi è il primo passo: a presto in assemblea!

giovedì 21 febbraio 2013

Spagna...

Senza voler creare allarmi facili, ma solo per stimolare un po' di consapevolezza, andate a leggere che succede in Decathlon Spagna: dopo 20 anni di presenza, 12.000 dipendenti, continue aperture con 100 negozi, oggi si parla di crisi, di congelare per 3 anni gli stipendi, di non riconoscere nessuna maggiorazione domenicale e di aumentare le ore lavorate a parità di stipendio... Insomma, a fronte della crisi dei consumi causata dalla crisi generale, a pagare sarà sempre chi lavora!

Sicuramente bisogna verificare se la fonte è attendibile, a me ha passato questo link la nostra collega delegata di Prato (grazie!), e bisogna vedere cosa succederà, anche perché le organizzazioni sindacali spagnole presenti in Decathlon, UGT e CCOO, non staranno a guardare...

Per noi è importante osservare cosa succede all'estero, ma è ancora più importante chiedere a gran voce la costituzione di un Comitato Aziendale Europeo, per avere notizie e informazioni dalla nostra azienda a livello europeo, per anticipare i problemi e fare rete con tutti i colleghi in Europa.
Non restiamo a guardare, l'unica cosa è partecipare!

giovedì 7 febbraio 2013

Multicompetenza... ma?

A piccoli passi anche a Grugliasco chi ha già mansione promiscua (e chi ha accettato il cambio di mansione da addetto vendita al pubblico ad addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita) in alcuni reparti più piccoli sta iniziando le formazioni in cassa e poi a coprire i turni in cassa.
A dirla tutta, l’impressione è di inefficienza totale: chi va e chi viene dal reparto alla cassa, reparti scoperti, venditori tecnici e straformati che invece di assistere i clienti coprono il turno in cassa...
A brevissimo assemblea per consultarci e incontro con l’azienda per capire come procedono i lavori di passaggio alla multicompetenza, oltre alle richieste normali su dati economici e contrattuali.

Altri problemi di questi giorni: ad alcuni di noi sono stati contestati orari di pause e ingressi, con minacce velate ma sempre in modo sempre ufficioso e confidenziale. Sapete cosa vi dico?! E vorrei vedere! In modo formale non si possono contestare orari in modo oggettivo senza un metodo di rilevazione presenze che sia tale, come accade in tutte le aziende del mondo! Finché il nostro dovere di arrivare in orario e fare pause appropriate (perché è nostro dovere: non si dica che il sindacato difende chi arriva in ritardo! Ops, l’hanno già detto in passato e da che pulpiti, signori!) viene regolamentato da chi può e deve controllare in questo modo così lacunoso e discrezionale, almeno che le regole siano chiare! Non fatevi intimidire, fate il vostro e non avrete problemi.

Altra voce da sala pause: "le domeniche manca la copertura dei reparti, con le domeniche volontarie come si è fatto finora non si può continuare". Da mesi proponiamo di sederci con l’azienda per parlare di Organizzazione del Lavoro (ODL), vale a dire un accordo tra sindacato e azienda sottoscritto dai lavoratori, in cui si fissano delle domeniche a fronte di consolidamenti delle ore (aumenti ore) o maggiorazioni o altro, con una turnazione equa tra tutti e con vantaggi per la copertura e la qualità del lavoro di tutti. Che dire? Noi siamo a disposizione, ma gli accordi si fanno in due... Riproporremo le proposte negli incontri con l’azienda.

Ultima chicca: molti si sono lamentati della scomparsa del "buono sport" tra i benefits aziendali... I benefits per definizione sono unilaterali, non sono concordati in nessun modo e sono delle concessioni: perché non convogliare le energie di queste lamentele nella partecipazione? Con più iscritti avremmo più forza contrattuale e forse si arriverebbe prima a un contratto integrativo per la nostra azienda. Il contratto integrativo potrebbe migliorare davvero le condizioni del contratto collettivo attuale: mutua, maggiorazioni, etc, vengono fissati e devono essere rispettati. Non concessioni, regole: diritti e doveri. Non regali, conquiste.