Il prossimo rinnovo contrattuale con Federdistribuzione sarà piuttosto duro per tanti motivi: ricordate che Decathlon è associata a Federdistribuzione, tanto che il nostro AD è un consigliere dell'associazione (leggere per credere!), ecco perché questo rinnovo ci riguarda così da vicino.
Provo a fare un po' di sintesi e schematismo giusto per capirci, ma non mi accusate di semplificazione... lo è!
Sarà sempre più il momento della partecipazione: andate alle assemblee, informatevi, mobilitatevi insieme a noi per prendere in mano il nostro contratto. Ne avremo bisogno tutti. Le danze si sono già aperte! Che fate? Vi unite?
Provo a fare un po' di sintesi e schematismo giusto per capirci, ma non mi accusate di semplificazione... lo è!
- La crisi economica e la crisi dei consumi saranno il sottofondo di questo rinnovo, azzerando le pretese di salario e di altre rivendicazioni economiche... Non ci sono soldi! E la sicurezza?
- Le liberalizzazioni sono un punto di non ritorno, o comunque un punto di partenza obbligato. Se le piccole aziende di Confesercenti non possono sostenerle, la grande distribuzione continua a ritenerle come la sola soluzione. Sappiamo che aprire di più non fa consumare di più e sosteniamo che regolamentare le aperture e le coperture non farebbe male, soprattutto a noi che dobbiamo lavorare!
- Il concetto di produttività sarà sicuramente preso in considerazione, ma cosa si intende? Quantità di vendite? O quantità di presenza? Ad oggi hanno solo proposto di aumentare i giorni di lavoro e tagliare permessi e mutua a parità di salario...
- La rappresentatività e i contratti separati sono il passato recente dei contratti collettivi del nostro settore: firmati da organizzazioni sindacali non rilevanti per quantità di iscritti, ma applicati a tutti, questa situazione deve essere regolamentata in modo unitario tra CGIL, CISL e UIL.
- La nostra controparte ha scelto di non fare più parte di Confcommercio e di spezzettare ancora di più il mondo del commercio, siete ottimisti nelle richieste possibili?
- La flessibilità in entrata nel mondo del lavoro per i giovani e la riforma Fornero, che non ha superato il mondo di contratti precari esistenti, saranno parte della discussione. Mi piacerebbe vedere meno "guerra dei poveri" tra vecchi e nuovi assunti e più conferme di apprendisti.
Sarà sempre più il momento della partecipazione: andate alle assemblee, informatevi, mobilitatevi insieme a noi per prendere in mano il nostro contratto. Ne avremo bisogno tutti. Le danze si sono già aperte! Che fate? Vi unite?
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