martedì 21 maggio 2013

Cosa sarà di noi? La prossima piattaforma di rinnovo del contratto collettivo

Il prossimo rinnovo contrattuale con Federdistribuzione sarà piuttosto duro per tanti motivi: ricordate che Decathlon è associata a Federdistribuzione, tanto che il nostro AD è un consigliere dell'associazione (leggere per credere!), ecco perché questo rinnovo ci riguarda così da vicino.

Provo a fare un po' di sintesi e schematismo giusto per capirci, ma non mi accusate di semplificazione... lo è!
  • La crisi economica e la crisi dei consumi saranno il sottofondo di questo rinnovo, azzerando le pretese di salario e di altre rivendicazioni economiche... Non ci sono soldi! E la sicurezza?
  • Le liberalizzazioni sono un punto di non ritorno, o comunque un punto di partenza obbligato. Se le piccole aziende di Confesercenti non possono sostenerle, la grande distribuzione continua a ritenerle come la sola soluzione. Sappiamo che aprire di più non fa consumare di più e sosteniamo che regolamentare le aperture e le coperture non farebbe male, soprattutto a noi che dobbiamo lavorare!
  • Il concetto di produttività sarà sicuramente preso in considerazione, ma cosa si intende? Quantità di vendite? O quantità di presenza? Ad oggi hanno solo proposto di aumentare i giorni di lavoro e tagliare permessi e mutua a parità di salario...
  • La rappresentatività e i contratti separati sono il passato recente dei contratti collettivi del nostro settore: firmati da organizzazioni sindacali non rilevanti per quantità di iscritti, ma applicati a tutti, questa situazione deve essere regolamentata in modo unitario tra CGIL, CISL e UIL.
  • La nostra controparte ha scelto di non fare più parte di Confcommercio e di spezzettare ancora di più il mondo del commercio, siete ottimisti nelle richieste possibili?
  • La flessibilità in entrata nel mondo del lavoro per i giovani e la riforma Fornero, che non ha superato il mondo di contratti precari esistenti, saranno parte della discussione. Mi piacerebbe vedere meno "guerra dei poveri" tra vecchi e nuovi assunti e più conferme di apprendisti.
La nostra azienda non ha problemi economici seri, ha ancora ottime prospettive di crescita e conta di aprire altri punti vendita ancora in Italia, ma ciò non toglie che le condizioni contrattate da Federdistribuzione ci verranno applicate in toto...

Sarà sempre più il momento della partecipazione: andate alle assemblee, informatevi, mobilitatevi insieme a noi per prendere in mano il nostro contratto. Ne avremo bisogno tutti. Le danze si sono già aperte! Che fate? Vi unite?

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