giovedì 11 ottobre 2018

Giustizia per Maura Verra


Venerdì 21 settembre 2018 la nostra Compagna e rappresentante sindacale Maura Verra è stata allontanata dal suo posto di lavoro, l’hotel Golden Palace di Torino in mano al gruppo Allegroitalia, dopo oltre 10 anni di esperienza come impiegata addetta all’economato.

Motivazione: licenziamento senza preavviso con soppressione della mansione con effetto immediato, un pretesto becero e ingiustificato che nasconde un licenziamento discriminatorio. Maura infatti è una lavoratrice impegnata e attiva da sempre nella tutela dei diritti propri e dei suoi trenta colleghi e dal fallimento dell’allora gestore del Golden Palace nel 2012 lo è stata sempre di più, fino a diventare rappresentante sindacale per la Filcams Cgil.
Il suo ruolo attento e presente negli anni delle terziarizzazioni sfrenate e degli appalti al ribasso ai danni dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, anche nella filiera del lusso ormai low cost, l’hanno portata a essere scomoda fino al punto da commissionare il suo licenziamento, attacco ancora più grave e pretestuoso perché l’hotel non versa in stato di crisi e la mansione di Maura continuerà ad esistere, ma Allegroitalia vuole decidere de imperio a chi e come assegnarla. Pretendere il pagamento degli stipendi rimasti indietro e del TFR dei gestori fuoriusciti o l’applicazione del contratto collettivo di settore sembrano diventate le sue colpe.

Da sempre i delegati sindacali in azienda sono presidi di giustizia e tutela e testimoni dei valori del lavoro e della legalità: per questo si è consumata l’ennesima ingiustizia contro una lavoratrice, tra le stanze dorate di un hotel del centro di Torino, facciata luccicante di eventi e divertimento.

In questo blog ho già parlato almeno di altri due delegati sindacali della Cgil a cui è toccata la stessa sorte di Maura, Alex Villarboito e Augustin Breda, colpiti dalle loro aziende per il potere di aggregazione, rivendicazione e redistribuzione che sono in grado di esprimere nei rispettivi posti di lavoro: entrambe le storie sono finite bene, col reintegro dal licenziamento.
Per questo credo che l’intera Cgil debba mobilitarsi senza aspettare oltre contro il licenziamento di Maura e in difesa di tutte le delegate e i delegati e si impegni in una campagna di informazione capillare che sveli il vero volto del turismo ‘mordi e fuggi’ torinese, così come dell'intera filiera "produttiva" del mondo alberghiero: sapete cosa succede quando prenotate una stanza su un portale on line? Chi paga gli sconti che otteniamo dalle applicazioni con cui organizziamo le nostre vacanze? Sapete che anche nelle grandi catene alberghiere ormai i dipendenti diretti sono pochissimi e ci sono decine di aziende cui è stato scaricato il costo fisso del personale, come fosse un accessorio inutile?
Le terziarizzazioni prevedono la cessione in appalto di attività necessarie in un hotel, come la pulizia delle camere: un modello organizzativo che è riuscito a flessibilizzare il lavoro e asservirlo al mercato giornaliero della vendita delle camere stesse.

Per raccontare la storia di Maura non bastano gli slogan, serve impegno e convinzione e bisogna tornare a lottare.

Nessun commento: