martedì 7 agosto 2018

Solidarietà a Paolo Brini

I giorni scorsi ho saputo che un Compagno della Fiom Cgil di Modena, Paolo Brini, è stato indagato per manifestazione non autorizzata e occupazione di un cinema abbandonato di proprietà ecclesiastica nella sua città, il tutto risalente allo scorso dicembre.

Francamente in un periodo storico in cui le aggressioni per motivi razziali, discriminatori o comunque futili (avete presente il lancio delle uova di Moncalieri e la boutade di pessimo gusto della giunta regionale ligure?) sono in crescendo continuo, oltre al clima di tolleranza e legittimazione da parte del Ministro degli Interni in primis verso atteggiamenti fascisti e xenofobi, non credo che un corteo non autorizzato di varie associazioni cittadine come quello possa essere un problema di serio ordine pubblico. I sindacalisti hanno sempre usato le occupazioni più o meno simboliche come strumento di lotta e presidi e sit in stessi non sono altro che occupazione di suolo pubblico.

Sono abituata a vivere in una città in cui l'occupazione di strutture inutilizzate dai proprietari per restituirle alla comunità cittadina è da sempre stata vista come una disobbedienza civile e ben accettata anche dalla Magistratura: ricordate via Asti? Ecco, voglio pensare che lo stesso atteggiamento guiderà il Tribunale modenese.

Per fortuna i "reati" di opinione da sempre in Cgil (come recita il nostro Statuto) sono esclusi da ogni tipo di reprimenda interna per i dirigenti e i militanti: del resto è una tutela a garanzia della libertà di rappresentanza e di azione. Forse va ricordato anche dalle parti di Modena...

Solidarietà al Compagno Brini!

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