A piccoli passi anche a Grugliasco chi ha già mansione promiscua (e chi ha accettato il cambio di mansione da addetto vendita al pubblico ad addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita) in alcuni reparti più piccoli sta iniziando le formazioni in cassa e poi a coprire i turni in cassa.
A dirla tutta, l’impressione è di inefficienza totale: chi va e chi viene dal reparto alla cassa, reparti scoperti, venditori tecnici e straformati che invece di assistere i clienti coprono il turno in cassa...
A brevissimo assemblea per consultarci e incontro con l’azienda per capire come procedono i lavori di passaggio alla multicompetenza, oltre alle richieste normali su dati economici e contrattuali.
Altri problemi di questi giorni: ad alcuni di noi sono stati contestati orari di pause e ingressi, con minacce velate ma sempre in modo sempre ufficioso e confidenziale. Sapete cosa vi dico?! E vorrei vedere! In modo formale non si possono contestare orari in modo oggettivo senza un metodo di rilevazione presenze che sia tale, come accade in tutte le aziende del mondo! Finché il nostro dovere di arrivare in orario e fare pause appropriate (perché è nostro dovere: non si dica che il sindacato difende chi arriva in ritardo! Ops, l’hanno già detto in passato e da che pulpiti, signori!) viene regolamentato da chi può e deve controllare in questo modo così lacunoso e discrezionale, almeno che le regole siano chiare! Non fatevi intimidire, fate il vostro e non avrete problemi.
Altra voce da sala pause: "le domeniche manca la copertura dei reparti, con le domeniche volontarie come si è fatto finora non si può continuare". Da mesi proponiamo di sederci con l’azienda per parlare di Organizzazione del Lavoro (ODL), vale a dire un accordo tra sindacato e azienda sottoscritto dai lavoratori, in cui si fissano delle domeniche a fronte di consolidamenti delle ore (aumenti ore) o maggiorazioni o altro, con una turnazione equa tra tutti e con vantaggi per la copertura e la qualità del lavoro di tutti. Che dire? Noi siamo a disposizione, ma gli accordi si fanno in due... Riproporremo le proposte negli incontri con l’azienda.
Ultima chicca: molti si sono lamentati della scomparsa del "buono sport" tra i benefits aziendali... I benefits per definizione sono unilaterali, non sono concordati in nessun modo e sono delle concessioni: perché non convogliare le energie di queste lamentele nella partecipazione? Con più iscritti avremmo più forza contrattuale e forse si arriverebbe prima a un contratto integrativo per la nostra azienda. Il contratto integrativo potrebbe migliorare davvero le condizioni del contratto collettivo attuale: mutua, maggiorazioni, etc, vengono fissati e devono essere rispettati. Non concessioni, regole: diritti e doveri. Non regali, conquiste.
A dirla tutta, l’impressione è di inefficienza totale: chi va e chi viene dal reparto alla cassa, reparti scoperti, venditori tecnici e straformati che invece di assistere i clienti coprono il turno in cassa...
A brevissimo assemblea per consultarci e incontro con l’azienda per capire come procedono i lavori di passaggio alla multicompetenza, oltre alle richieste normali su dati economici e contrattuali.
Altri problemi di questi giorni: ad alcuni di noi sono stati contestati orari di pause e ingressi, con minacce velate ma sempre in modo sempre ufficioso e confidenziale. Sapete cosa vi dico?! E vorrei vedere! In modo formale non si possono contestare orari in modo oggettivo senza un metodo di rilevazione presenze che sia tale, come accade in tutte le aziende del mondo! Finché il nostro dovere di arrivare in orario e fare pause appropriate (perché è nostro dovere: non si dica che il sindacato difende chi arriva in ritardo! Ops, l’hanno già detto in passato e da che pulpiti, signori!) viene regolamentato da chi può e deve controllare in questo modo così lacunoso e discrezionale, almeno che le regole siano chiare! Non fatevi intimidire, fate il vostro e non avrete problemi.
Altra voce da sala pause: "le domeniche manca la copertura dei reparti, con le domeniche volontarie come si è fatto finora non si può continuare". Da mesi proponiamo di sederci con l’azienda per parlare di Organizzazione del Lavoro (ODL), vale a dire un accordo tra sindacato e azienda sottoscritto dai lavoratori, in cui si fissano delle domeniche a fronte di consolidamenti delle ore (aumenti ore) o maggiorazioni o altro, con una turnazione equa tra tutti e con vantaggi per la copertura e la qualità del lavoro di tutti. Che dire? Noi siamo a disposizione, ma gli accordi si fanno in due... Riproporremo le proposte negli incontri con l’azienda.
Ultima chicca: molti si sono lamentati della scomparsa del "buono sport" tra i benefits aziendali... I benefits per definizione sono unilaterali, non sono concordati in nessun modo e sono delle concessioni: perché non convogliare le energie di queste lamentele nella partecipazione? Con più iscritti avremmo più forza contrattuale e forse si arriverebbe prima a un contratto integrativo per la nostra azienda. Il contratto integrativo potrebbe migliorare davvero le condizioni del contratto collettivo attuale: mutua, maggiorazioni, etc, vengono fissati e devono essere rispettati. Non concessioni, regole: diritti e doveri. Non regali, conquiste.
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